Le elezioni si sono svolte oramai da quindici giorni e in Italia de facto nulla è accaduto.
L’orientamento prevalente desumibile dai commenti degli addetti ai lavori è il seguente: insediare il parlamento, eleggere i rappresentanti delle due camere ed il nuovo Presidente della Repubblica e poi scioglierlo per far svolgere nuove elezioni!?! Uno spreco colossale di tempo, denaro ed energie mentali, indegno di una nazione seria.
Si sbrigheranno prima i cardinali a fare il nuovo Papa che il Parlamento il nuovo Governo.
Il fatto è sintomatico del declino inarrestabile dell’Italia di oggi.
Tutte le gravissime questioni economiche e finanziarie emerse nei mesi scorsi sembrano essere svanite nel nulla: il lavoro che manca, i disoccupati che aumentano quotidianamente, l’incremento dei prezzi di ogni prodotto e bene di consumo, l’aumento del costo del carburante e le grandi speculazioni (leggi MPS).
Per i politici vecchi e nuovi è come se la realtà fosse stata sospesa tanto che lo status attuale che viviamo in Italia sembra più di tipo onirico e in effetti è da incubo.
In Campania la situazione è, se possibile, anche più preoccupante, nulla accade di buono, ma molto di negativo ed eclatante: i crolli di palazzi storici lungo la Riviera di Chiaia sul lungomare di Napoli e il rogo (che sembra di origine dolosa) della Città della scienza a Bagnoli.
Non conforta sapere che in Arte il Surrealismo ha già interpretato tali sensazioni di confusione e paradosso al meglio dell’espressione estetica, con indiscutibile prefigurazione dell’odierna insopportabile irrazionalità.

Salvator Dalì – Sogno causato dal volo di un’ape – 1944, olio su tavola, 51×41 cm. Madrid
